REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I reati contro la Pubblica Amministrazione – intesi quali fatti che impediscono, ostacolano o turbano il regolare svolgimento delle funzioni amministrative, legislative o giudiziarie e l’attività in generale degli enti pubblici – sono stati oggetto di interventi sempre più incisivi da parte del legislatore.

Una prima significativa ristrutturazione della materia è stata compiuta dalla Legge nr. 190/2012 che ha inasprito le pene, ha modificato il reato di concussione attraverso la separazione della concussione per costrizione dalla concussione per induzione a dare o promettere utilità,  ha modificato l’ipotesi di corruzione di cui all’art. 318 c.p. (oggi corruzione per vendita della funzione), ha ampliato l’ambito di operatività dei privati inserendo all’art 2635 c.c. la dizione “corruzione tra privati” ed ha  introdotto il reato di traffico di influenze illecite all’art 346 bis c.p.

E’ stata conformemente modificata la disciplina della responsabilità amministrativa da reato degli enti, con l’inserimento tra i reati presupposto della fattispecie disciplinata dall’art 319 quater c.p. e cioè della concussione per induzione.

Altra modifica particolarmente lesiva per chi si trovi sottoposto a procedimento per uno di tali reati è stata l’estensione della misura di sicurezza della confisca per equivalente, prevista dall’art. 322 ter c.p., al profitto proveniente dai reati contro la P.A.

Con Legge 27 luglio 2015 nr. 69 il Legislatore ha ulteriormente inasprito le pene e modificato il reato di concussione, ha inoltre integrato l’art 323 bis prevedendo una circostanza attenuante speciale (sconto della pena da un terzo a due terzi) per chi si sia adoperato per evitare che il reato sia portato ad ulteriori conseguenze o abbia collaborato nella individuazione dei responsabili o nell’assicurare prove del reato o il sequestro delle somme o della utilità; è stato anche previsto che la sospensione condizionale della pena venga subordinata al pagamento di una somma equivalente al profitto del reato ovvero a quanto indebitamente percepito dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio. Sul fronte del diritto processuale, l’accesso al rito alternativo del patteggiamento è stato subordinato alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato.

Da ultimo, la Legge nr. 3/2019 ha determinato un ulteriore inasprimento delle pene, oltre all’ampliamento del ventaglio delle sanzioni accessorie (incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione a seguito di condanna) e l’introduzione di una speciale causa di non punibilità (art 323 ter c.p.) in caso di specifici comportamenti collaborativi.

Sul fronte del diritto processuale penale, si è estesa ai reati contro la Pubblica Amministrazione, puniti con pena superiore nel massimo a cinque anni, la possibilità di procedere alla intercettazione delle conversazioni con captatore informatico (c.d. Trojan – introdotto dal D.Lgs. nr. 216/2017 e modificato di recente dal D.L. nr. 161/2019) anche se le comunicazioni si svolgono nella abitazione o nei luoghi di privata dimora, ove si ritenga che in quei luoghi si stia svolgendo l’attività criminosa (art 266 c.p.p.).

Sul fronte della esecuzione della pena, i reati contro la Pubblica Amministrazione sono stati inseriti tra quelli previsti dall’art 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, elenco che non consente la sospensione dell’esecuzione o la fruizione di benefici penitenziari.

L’attenzione particolarissima riservata dal Legislatore alla materia, sull’onda di richieste di rigore punitivo sempre crescenti, provenienti dall’elettorato, il conseguente inasprimento del trattamento punitivo ed esecutivo, uniti all’utilizzo di mezzi di indagine assolutamente dirompenti (Trojan), fanno della materia processuale riferita ai reati contro la Pubblica Amministrazione un settore di attività del tutto specialistico e particolarmente delicato.

L’aggiornamento costante e l’esperienza maturata attraverso la consulenza e l’assistenza prestata nel corso degli anni ad Enti Pubblici, pubblici ufficiali e a privati, consentono allo Studio di offrire e fornire un’assistenza qualificata e competente.